Napoli, 11 Settembre 2021
Care sorelle afghane,
ho voluto dedicare a voi, la mia prima lettera d’amore. Grazie ad essa, desidero farvi giungere la mia vicinanza e quella di tantissime donne che da tutto il mondo stanno soffrendo con voi, per voi.
Nascere donna non è mai stato facile e mai lo sarà, in una società che per quanto si sia evoluta, troppe volte resta brutalmente primitiva e maschilista, l’unica cosa che possiamo fare è restare unite e sostenerci, l’unica cosa da NON fare, è restare indifferenti di fronte a tale abominio.
Care sorelle afghane, credo nella magia delle parole, soprattutto quelle cariche d’amore e credo nella magia dei sogni. Mentre tutti insieme lottiamo affinché presto possiate ritornare libere di vivere la vita che desiderate, vi invito a non smettere mai di credere in voi stesse e nei vostri sogni.
Sognare aiuta a mitigare il dolore, a sopravvivere quando la vita sembra sfuggire di mano, a non lasciarsi sopraffare dalla crudeltà e dalla violenza.
Non dimenticate mai amiche mie, che siamo noi che popoliamo il mondo, e se abbiamo la forza di poter mettere al mondo un figlio, abbiamo anche la capacità di illuminargli la mente, nonostante “l’educazione” impartitagli da un uomo.
Non sottovalutiamo il nostro potere di donne, di mamme, di educatrici. Il mondo ha bisogno di noi, della nostra umanità, della nostra tolleranza, del nostro amore.
Inondo di amore voi, le vostre famiglie, la vostra terra martoriata.
Vi abbraccio tutte!
Lella